Dialogo

"La Musica è parlare... gli strumenti parlano"

Dialogo tra una Batteria e un Contrabasso entrambi "residenti" in un negozio di strumenti musicali in attesa di un evento, una svolta, un cambiamento...

Terìa (batteria) , Basso (contrabasso)

Buongiorno signor Basso, dormito bene?

Non c'è male cara Terìa, però potrei dormire meglio se fossi un pò più attivo durante il giorno ma, purtroppo, sono mesi che mi trovo fermo in questo angolino in attesa che qualcuno decida di portarmi via da qui.

Anch'io signor Basso sono stanca di rimanere su questo scaffale anche se sono qui da meno tempo di voi! Se almeno mi mettessero vicino alla vetrina, accanto a voi, potrei distrarmi guardando la gente che passa.

Ma certo, a me farebbe molto piacere anche perchè di solito si lavora insieme e non capisco perchè, qui, ci abbiano separati.

Mah, sinceramente non avevo dato molta importanza a questo particolare; sarà perchè quando ci si trova in un contesto o in una situazione a cui si è abituati, tante cose sembrano normali o passano inosservate, mentre ciò non accade facilmente a chi, le cose, le vede dall'esterno. Però, effettivamente devo convenire che non c'è molta fantasia riguardo la nostra disposizione... D'altra parte dovete sapere, cara Terìa, che noi siamo molto legati alle tradizioni e, spesso, questo non ci è di grande aiuto specialmente quando si tratta di cambiare o modificare qualcosa che da tempo fa parte delle nostre abitudini; purtroppo ciò avviene anche nel campo che ci riguarda: quello musicale!

Da come parlate, mi sembra di capire che non si cerca di fare molto, o si faccia ben poco, per progredire?!?

Grosso modo è così e le cause non sono neanche molto difficili da ricercare. Basti pensare che ognuno vuole stare bene e con pochi problemi (anche se c'è chi dice: senza problemi!) mentre l'andare avanti, il migliorare, comporta dei rischi e dei sacrifici non indifferenti. Secondo voi, quanti sono disposti a questo?

Sì è vero, penso anch'io che sia così... ma, cos'è questo rumore?

Ci siamo Terìa, stanno aprendo il negozio e tra non molto ci sarà il solito via-vai. Spero che coloro che verranno oggi siano più simpatici dei soliti pettegoli che passano le ore intere a parlare, criticando questo o quello, facendo concorrenza alle comari dei piccoli centri. Poi, come se non bastasse, non fanno neanche attenzione a dove si appoggiano o mettono i piedi! Ieri, ad esempio, ho ricevuto una gomitata nella "cassa armonica" e sono stato male per tutto il giorno.

Sì, ricordo, ho visto quel distrattone! L'unico vantaggio di questo scaffale è che qui su sono al sicuro da questi pericoli. Sapete, signor Basso, a me non piace, anzi mi darebbe fastidio, essere toccata continuamente ora dall'uno, ora dall'altro... certo prima o poi mi daranno a qualcuno e l'unica cosa che mi resta da sperare è che questi sia una persona che si prenda cura di me.

Andiamo Terìa, voi avete delle ottime qualità: siete bella, femminile, moderna e gentile. Avete alle spalle una storia e una reputazione degna dei vostri avi inglesi, quindi sono sicuro che chi vi sceglierà sarà qualcuno di gusto e di buon senso.

Oh grazie signor Basso, siete adorabile... E' bello sentirsi dire queste cose, a volte ti aiutano ad affrontare le giornate diversamente.Vorrei confidarmi con voi Basso, è da tempo che pensavo di farlo e credo che questo sia il momento giusto per parlarne.

Volentieri Terìa, ditemi pure.

Ecco, c'è un giovane che viene spesso qui e che mi guarda continuamente, con insistenza, e non riesco ancora a capirne il perchè. Deve essere un amico del proprietario perchè ho notato che parla sempre con lui, però, non compera mai niente! Questa storia dura già da una settimana, non vorrei che si facesse delle strane idee sul mio conto; dico così perchè ho sentito dire che va in giro con una "americana"... Che intenzioni avrà questo tizio? Cosa ne pensate, signor Basso?

Veramente è difficile farsi un'idea della situazione, così, su due piedi anche se penso di aver capito di chi state parlando; deve trattarsi di quel tipo con la barba e che dicono sia "terrone".

Sì è lui, ma cosa vuol dire "terrone"

Beh, si tratta di un'espressione che usano qui a Milano e nel settentrione in generale per "definire" coloro che vengono dal Sud. Oggi il termine in sè stesso non è offensivo (anche se a molti dà fastidio), diciamo che é diventato abitudinario e che, in alcune occasioni, se detto in un certo modo risulta anche simpatico.Però, già il fatto che questo termine esiste e che viene usato per distinguere, quasi come categoria, delle persone dalle altre ci fa rendere conto di quanto siamo indietro e quanto si dovrà ancora fare per andare avanti!Penso che anche da voi, in Inghilterra, vi siano queste distinzioni e così in tanti altri Paesi del mondo ma non credo che questo basti a giustificare l'illusorio senso di superiorità e di supremazia di alcuni nei confronti di altri. C'è solo da sperare che con il tempo si riuscirà a capire che, chi più, chi meno, indipendentemente dal colore, dalla provenienza, dalle possibilità intellettive, culturali ed economiche tutti abbiamo bisogno degli altri. Non importa a che livello ed in quale misura ma chiunque può apportare il suo contributo per aiutare gli altri, di conseguenza, per aiutare l'evoluzione generale, di tutti: globale.

Mi piace sentirvi parlare, signor Basso... ora mi è tutto più chiaro... ma, dove eravamo rimasti? Forse siamo andati un pò' al di la del nostro discorso...

Già, è vero, mi sono lasciato un po' andare, quindi, tornando a noi dicevo che quel tipo lo ho notato anch'io. Probabilmente si sarà stancato dell' "americana" oppure gli piacete e lui, non potendo prendere alcuna decisione per chissà quale motivo, si limita a guardarvi: nella vita capita spesso qualcosa del genere..!

Certo che questa è un'ipotesi da non escludere, però, devo dirvi che quel tipo mi è quasi indifferente! Ultimamente lo ho visto un po' agitato, andava su e giù per il negozio, si fermava, dava un'occhiata alle mie colleghe e poi mi fissava per qualche istante che, a me, sembrava lunghissimo, interminabile. Vi confesso che c'è stato un momento in cui ho avuto paura di arrossire, sì, perchè in fondo sono molto timida; fortunatamente sono riuscita a controllarmi altrimenti anche un leggero cambiamento di colore avrebbe influito negativamente sulla serietà del mio "nome"! Pensate, signor Basso, che davvero io gli piaccia? Non si sarà mica...innamorato?!

Beh, anche se fosse, non me ne meraviglierei, non è difficile innamorarsi di una come voi... e poi potrebbe portarvi via con sè.Ho sentito dire che è uno che viaggia molto, che gira per il mondo; in realtà, cos'è che ci aspettiamo da un momento all'altro: qualcuno che ci porti via da qui, e, se questo giovane è innamorato di voi, tanto meglio, così avrà più accortezze e riguardi nei vostri confronti.

Oh signor Basso, spero proprio che sia così, ma poi saremmo costretti a separarci, cominciavamo a stare così bene insieme, siete sempre stato così buono e gentile con me! Vi siete comportato da vero amico...

Cara Terìa, vi ringrazio della stima che provate per me, ma, onestamente, non saprei dirvi se effettivamente io mi sia comportato come tale! A volte basta aggiungere o togliere dei pezzettini colorati ad un mosaico che questi si trasforma e il tutto cambia, anzi... forse è già cambiato! Secondo me, è difficile addentrarsi in questo strano labirinto dove quella sensazione definita Amicizia assume aspetti non sempre comprensibili o interpretabili e che variano da persona a persona. Vedete Terìa, penso che non sia semplice, e non capiti sempre, comportarsi da "vero amico". Teoricamente, basterebbe essere sinceri e meno egoisti, accettare gli altri tenendo presente che, oltre i pregi, esistono anche i difetti.Praticamente, invece, si è spesso costretti a frenare comportamenti o sentimenti che, messi in evidenza, potrebbero portare a fraintesi o delusioni per cui l'immagine dell'amicizia verrebbe a decadere e, di conseguenza, ad essere giudicati come tanti altri, anzi, come "tutti gli altri"!

... A questo punto, mi sento un po' imbarazzata... Ho paura di accorgermi soltanto adesso di qualcosa che, scioccamente, non avevo notato prima...

Eccolo, vedo arrivare il giovane di cui stavamo parlando... ma... con lui c'è l' "americana"! Stanno entrando...

Sì, ora li vedo, ma cosa fanno?

Portano l' "americana" nel deposito, quindi...

Oh, vengono qui con la scala... sento le chiavette dei tamburi che cominciano a tremarmi, non mi ero sbagliata!

Sì, Terìa, quel giovane vi porta via con sè, si è deciso... si vede, ha fatto la sua scelta: ora è contento!

... Bene... è giunto il momento di salutarci... addio Basso, no, arrivederci! Spero che un giorno ci ritroveremo, forse nella stessa orchestra, tutti e due... vicini e... sapete, oggi, in poco tempo, ho imparato tante cose tra le quali una molto importante...

...Davvero?... Quale?

Che bisognerebbe guardarsi bene intorno, rendersi conto delle cose e di coloro che ci circondano perchè, tra le tante cose, le tante persone... abbiamo vicino qualcuno che ci ama e ... non ce ne accorgiamo!...!

Napoli li 24 Ottobre 1978

Per info: info@francolauria.it